giovedì 23 novembre 2017

Statistiche - I dentisti

Negli ultimi 20 anni il numero di dentisti nel nostro paese è aumentato esponenzialmente.
Oggi, secondo i numeri di Eurostat, ci sono circa 60mila professionisti iscritti all’albo. Si tratta di un numero abbastanza elevato se consideriamo la popolazione totale e soprattutto i potenziali clienti.

I motivi di questa tendenza sono sicuramente da ricercare in diversi fattori fra i quali uno dei più importanti è la possibilità di conseguire una laurea estera per poi iscriversi all’albo italiano.
Questo ovviamente incide anche sulla qualità del servizio offerto dato che spesso i corsi esteri prevedono un piano di studi più breve e quindi differente rispetto a quello italiano.

Ma come si posizionano gli altri paesi europei? 

L’Italia è al 19esimo posto con 64 dentisti ogni 100mila abitanti. Si ha un rapporto simile a quello italiano, anche in paesi vicini come Francia (64 su 100mila) e Germania (85 su 100mila). Il paese europeo con il maggior numero di dentisti per abitanti è la Grecia dove ci sono 126 dentisti per 100mila abitanti. Seguono Bulgaria e Cipro. In coda alla classifica Regno Unito e Paesi Bassi dove il rapporto tra numero di dentisti e numero di clienti diminuisce.

Grafici

Fino a questo momento abbiamo parlato della cosa artificiale e che a questa si ricorre molto spesso anche per una motivazione estetica. Chi ci permette di avere denti perfetti anche se artificiali sono proprio i nostri dentisti! Ma con quale frequenza una persona si reca da questi anche solo per un controllo? Inoltre, quanti dentisti esercitano in Italia?
Di seguito riportiamo 2 grafici per rispondere a queste domande.

 

I numeri e le dimensioni fisiche

La grandezza dei denti umani può variare da persona a persona, dall'età al sesso della persona in questione. Non è pertanto possibile dare una misura esatta dei denti.
In questo post bisognerebbe capire l'ingombro della "cosa artificiale" ma, come già spiegato in precedenza, si possono avere diversi interventi in questione, dal singolo dente in ceramica a una dentiera.
Una numerazione e quantificazione che possiamo dare in questione è la seguente:


"L'uomo possiede, per ogni semiarcata (metà di una arcata dentale): 2 incisivi (1 mediale e 1 laterale), 1 canino, 2 premolari (chiamati primo e secondo premolare) e 3 molari (chiamati rispettivamente primo, secondo e terzo molare, di cui il terzo è anche chiamato dente del giudizio). Moltiplicando per 4 ciascuno di questi numeri, poiché due sono le metà arcate e le arcate stesse sono 2 (una mascellare e una mandibolare), si avranno: 8 incisivi, 4 canini, 8 premolari e 12 molari. Sommando questi numeri, si ottengono in totale i 32 denti propri dell'uomo adulto."




giovedì 16 novembre 2017

Nei Fumetti

Nei fumetti de "Gli incredibili X-Men" della Marvel Comics, troviamo Colosso, il cui vero nome è Piotr "Peter" Nikolaievitch Rasputin. 
E' supereroe mutante di origini russe membro degli X-Men, appartenente alla seconda generazione del gruppo, che si trasforma in un mutante completamente di metallo, denti compresi: per questo ritengo sia necessario introdurlo all'interno di tale blog.

Immagine correlata

lunedì 13 novembre 2017

Nel Cinema

Parlando del cinema possiamo citare la famosissima saga di James Bond, all'interno della quale abbiamo lo Squalo,un tirapiedi dei "cattivi". Nel corso della seconda avventura diviene alleato di James Bond e convola persino a giuste nozze, evitando la tradizionale fine riservata ai cattivi.
Ma tornando al nostro tema principale del blog, egli va citato in quanto possiede denti d'acciaio capaci di perforare anche i metalli e di resistere ai proiettili. Il suo aspetto e la corporatura ricordano il mostro di Frankenstein con alcuni tratti alla Rondo Hatton (l'attore era affetto da acromegalia) e sembra quasi indistruttibile: quando Bond lo sottopone ad un elettroshock sui denti egli non si scalfisce (provando comunque un certo dolore).


Nella musica


I denti artificiali riusciamo a individuarli anche all'interno dei testi delle canzoni. Qui di seguito possiamo notare la presenza della dentiera nella prima strofa della canzone "Sciabadà" di Umberto Tozzi:

"Si sveglia il pasticcere 

Il metronotte rientra 
Dentiera nel bicchiere 
La notte si addormenta 
Quasi gli stessi odori 
Dalle finestre aperte 
Frittate e pendolari 
Fumo di un giorno in più 

Sciabadà - sciabadà ........"


domenica 12 novembre 2017

I denti artificiali nei protagonisti della musica Rap


Lil’Wayne è un rapper americano che in un'intervista ad un programma TV ha parlato dei suoi denti: egli infatti ha speso 150 mila dollari per porre sui suoi denti dei diamanti, un intervento esclusivamente estetico.

Questo fa riflettere su un aspetto molto importante: quale motivazione può portare a questo gesto puramente egocentrico? Perchè sperperare denaro in questo modo?

Qui si può notare di come l'evoluzione dei denti artificiali abbia cambiato il modo di pensare e di voler apparire degli esseri umani.

venerdì 10 novembre 2017

Nella letteratura

I denti "finti" sono già presenti nella letteratura in quanto dalla narrativa sappiamo che è un tema che risale già agli antichi Romani.
Di seguito possiamo notare che questa tematica la troviamo anche con H. Rider Haggard, nel suo romanzo avventuroso scritto nel 1885 "King Solomon's Mines".



King Solomon's Mines

martedì 7 novembre 2017

Un po' di narrazione...

Già dai tempi degli antichi Romani, Fenici ed Etruschi si cercava di capire il modo per colmare i vuoti creati dalla mancanza di denti.
Nel V secolo A.C. i Romani legavano i denti con bande e ponti in oro, mentre le protesi consistevano in ossa di animali, avorio, denti di vitelli oppure i loro stessi denti perduti.
Alla fine del XVII secolo barbieri, orafi e tornitori di avorio cominciarono ad interessarsi a questo ambito siccome in tal modo potevano arrivare a grandi guadagni: bisogna comunque dire che questi ponti però costituivano quasi esclusivamente un miglioramento estetico in quanto non erano in grado di assolvere a funzioni di masticazione.
Nel corso del XVII secolo si diffuse in Giappone l'usanza dell'annerimento dei denti, il quale veniva considerato sia come una bellezza estetica, sia come pratica per dimostrare che la donna era spostata.

Più tardi si iniziarono a fabbricare protesi parziali che venivano fissate con legature in seta ai denti residui dei pazienti, risultando comunque sempre un rimedio estetico.
Per sostituire i denti mancanti venivano usati sopratutto denti umani, che i subalterni lasciavano o vendevano ai signori più ricchi: in questo modo il materiale si conservava rispetto ai denti in avorio, quest’ultimi soggetti a discromie e che portavano a sgradevole sapore ed odore.
Per questa ragione fiorì il commercio dei denti umani, che non di rado venivano di nascosto tolti anche a cadaveri!

A partire dal 1790 in Francia fu fabbricato un nuovo tipo di protesi in cui il materiale principale è la porcellana. 
Attorno al 1840 si affermò finalmente l'impronta in gesso: cio' che prima veniva valutato e costruito con grande approssimazione poteva ora essere confezionato in base a dei modelli ottenuti da dei calchi più fedeli, ed anche l' uso dei denti umani fu abbandonata.

A partire dalla metà del XIX secolo furono realizzate le prime protesi parziali che prevedevano l'ancoraggio dei denti in porcellana nel caucciù, arrivando poi ai giorni odierni.

Fonte

Le funzioni dei Denti Artificiali


Che forma hanno i denti artificiali?


Ma quale forma hanno i denti?
Partiamo dal presupposto che i denti danno forma al nostro sorriso, senza il quale saremmo molto diversi: in questi anni infatti vi è stato il "gioco" di scoprire le maggiori star senza sorriso! 

Tornando ai denti artificiali, ovviamente questi cercheranno di rappresentare la miglior riproduzione dei denti naturali, seppur in modo diverso, adattandosi ai nuovi materiali e alle nuove tecnologie ma garantendone comunque la stessa funzione: è impossibile quindi definirne una forma esatta in quanto la forma di uno è più denti cambia a seconda della persona a cui andranno ad appartenere!

Bisogna quindi dire che la forma dei denti, o meglio del sorriso, può cambiare grazie ad appositi apparecchi che ne cambiano la posizione, creando così un sorriso perfetto, o quasi. 
La forma dei denti infatti è percepita dai nostri occhi in modi diversi a seconda della loro posizione, per cui da qui ne deriva il fatto che un brutto sorriso è costituito da una cattiva forma o posizionamento dei denti.

Dopo tali affermazioni ci risulta quindi impossibile definire una forma particolare dei denti artificiali, essendo presenti innumerevoli metodi denti artificiali, come già mostrato in post precedenti.

lunedì 6 novembre 2017

I materiali dei Denti Artificiali

Se un dente si rompe, si scheggia o per altri tipi di patologie si erode o si consuma è probabile che si debba ricorrere alla ricostruzione dentale. 
Abbiamo già parlato in merito agli elementi dei "denti artificiali", e quindi i vari tipi presenti attualmente. Risulta però qui necessario approfondire i materiali utilizzati.
Fino a qualche tempo fa i materiali utilizzati erano principalmente realizzati con metalli: in particolare era molto diffuso l’utilizzo dell'amalgama, un composto di metalli (tra cui argento malleabile e una piccola presenza di mercurio), che veniva utilizzato per ripristinare le cavità lasciate dall’esportazione della carie.
Si può ricorrere a riparazioni temporanee o permanenti e qui cambia l'utilizzo di materiale in questione.

  • Resina. Per le riparazioni temporanee si ricorre all'acrilico semplice, una sorta di resina, mentre per durata più lunga si ricorre sempre alla resina ma con caratteristiche tali da renderla più resistente e duratura nel tempo.
  • Metallo-ceramica. E' composta da un metallo e da una ceramica ed è la più economica, mentre la ceramica conferisce una colorazione naturale.
  • Ceramica pura. Non è raccomandata per tutti i denti in quanto meno resistente.
  • Zirconio.











Saggio Finale

In questo blog si è cercato di approfondire l'argomento ‘’Dente artificiale’’, analizzandone le diverse sfaccettature. Si è intrapreso ...